Alcuni suggerimenti per togliere le macchie dai vostri tessuti
(non si risponde di risultati non conformi alla regola dell’arte)
Prima di intervenire su tessuto di origine Animale
Soluzione tecnica
Procedimento
– Vi consigliamo di provvedere alla smacchiatura il più presto possibile. Le macchie fresche sono, infatti, il più delle volte eliminabili con una certa facilità (anche perché è facile ricordarne la provenienza); le macchie vecchie, ormai penetrate nel tessuto, spesso diventano tutt’uno con la trama ed è quasi impossibile eliminarle.
– Per le fibre sintetiche è sempre meglio ricorrere agli appositi detersivi neutri sciolti in acqua tiepida, evitando assolutamente l’uso di candeggina (varechina). Sciacquare poi in acqua fredda e asciugare all’ombra, lontano da fonti di calore.
– Benzina, etere, Trielina o tricloroetilene, per i vapori che esalano, vanno sempre usati in prossimità di una finestra socchiusa. Inoltre questi tradizionali smacchiatori sono infiammabili e quindi vanno tenuti lontano da fonti di calore e in luoghi dove i bambini non possano assolutamente raggiungerli (se ingeriti, portano a conseguenze gravissime).
– Sul mercato sono continuamente immessi nuovi tipi di smacchiatori. Le loro vantate virtù possono essere autentiche: attenzione però ad usarli per gli scopi indicati e seguendo alla lettera i metodi suggeriti nelle istruzioni.
– Nel dubbio, o sull’origine della macchia o sul tipo di tessuto, è sempre meglio ricorrere alla tintoria. Oggi, soprattutto nelle grandi città, sono sorti a migliaia i negozi di “lavasecco” che consegnano l’indumento smacchiato (ma non stirato) e che sono economicamente convenienti.
– Volendo, in ogni modo, trattare in casa una macchia di cui non si conosce l’origine o un tessuto di cui non si conosce bene la natura, si deve procedere per esperimenti: è quindi opportuno provare i diversi solventi in punti invisibili (nelle cuciture interne, nell’orlo eccetera), in modo che gli eventuali disastri rimangano contenuti in zone di nessuna importanza.
– Quando, fatte le debite prove, si è sicuri d’aver trovato il solvente adatto, bisogna agire, con il panno imbevuto del prodotto, partendo dall’esterno della macchia e procedendo verso l’interno. Spesso è bene lavorare sul rovescio del tessuto, magari tamponando anziché sfregando, soprattutto alla presenza di fibre pelose.
– Anche sui tessuti colorati si deve procedere per tamponatura (e non per sfregamento), per non rischiare di confondere le trame colorate.
– Opportuno smacchiare la lana con panno di lana, la seta con seta, il tessuto chiaro con panno chiaro, quello scuro con panno scuro e così via.
– Quando, alla presenza di macchie di grasso, si ricorre, per assorbirne di più, all’uso di talco, saponaria e simili, ovviamente si deve eliminare del tutto la polvere con ripetute spazzolate prima di procedere all’uso del solvente.
– Al contatto del solvente, la macchia non scompare per magia arcana, non si volatilizza, ma si scioglie: bisogna quindi mettere sotto la macchia un panno assorbente (ottima la spugna di cotone) pronto a ricevere i residui rimossi dal solvente. È naturale che questo panno finisca con lo sporcarsi e deve quindi essere continuamente spostato per presentare sempre una superficie pulita nel punto in cui agisce il solvente.
– Anche quando la macchia è scomparsa, bisogna continuare a sfregare leggermente finché il tessuto sia asciutto, per evitare il formarsi d’aloni.
– Per eliminare aloni particolarmente persistenti, s’intride con la benzina un po’ di fecola di patate: si sfrega l’alone con questo impasto, si lascia seccare e quindi spazzolare.
– lana, seta, pellicce, fibre sintetiche, guanti vanno fatti asciugare sempre lontano da fonti di calore e in ogni caso all’ombra.
– Gli indumenti di lana lavorata a mano (ferri o uncinetto), se sfregati, anche con leggerezza, possono infeltrirsi. Si rende quindi necessario tamponare senza sfregare, ripetendo l’operazione fino alla completa eliminazione della macchia. Gli indumenti di lana si stirano sempre a rovescio, ponendo tra la lana e il ferro un panno umido. Bisogna inoltre prestare attenzione a che golf e pullover siano ben asciutti: infatti, se asciugati con il ferro da stiro, perdono completamente la morbidezza.
– La seta va lavata con detersivi neutri e non torta o strofinata; eventualmente si può sciacquare con acqua in cui sia diluita qualche goccia d’Aceto. La seta inoltre si stira con ferro caldo dal diritto senza ripassarla troppe volte perché perde la lucentezza.
– I ricami e i pizzi si stirano dapprima leggermente sul diritto, quindi si rivoltano, si appoggiano su una flanella e si stirano premendo appunto sul rovescio.
– Il lucido degli indumenti troppo usati si toglie tenendo il capo sul vapore acqueo per alcuni minuti e quindi stirando con panno umido sul rovescio.